ECCO LE NUOVE APP PER GESTIRE IL TRACCIAMENTO DEL CORONA VIRUS 19

 

 

 

 

 

 

Coronavirus, l'app per il tracciamento si chiamerà "Immuni"- Se sei stato vicino a un contagiato ti arriva un sms: ecco come funziona:

Il Bluetooth rileva il "contatto" - La scelta della tecnologia Bluetooth è stata determinante. La comunicazione tra apparecchiature attraverso il Bluetooth è determinato da una distanza sostanzialmente breve. Quasi come quella che dovrebbe intercorrere tra le persone che seguono le norme da distanziamento sociale. Se due cellulari arrivano a distanza tale che il Bluetooth si aggancia allora vuol dire che le due persone sono state troppo vicine e a rischio virus.

I codici identificativi memorizzati - Una volta attivata la app comincia a memorizzare i codici identificativi anonimi con cui entra in contatto. Se una persona risulta essere infettato dal Covid-19 l'operatore sanitario riceve il codice col quale può scaricare dal server centrale i dati della app del paziente ivi compresi i codici delle persone "incrociate" dall'infetto. Il server quindi calcola il "rischio" contagio in base a vicinanza e durata del contatto e di conseguenza genera le notifiche da inviare agli smartphone delle altre persone. 

Nessuna localizzazione (al momento) - Per motivi di privacy non è stata inserita una geolocalizzazione con Gps. Una richiesta che pare fosse invece arrivata dalla task force della ripartenza per cercare di cogliere possibili contagi anche tra chi non scarica la app. La funzione però potrebbe essere inserita successivamente magari con l'autorizzazione delle singole persone.

Il diario clinico - La seconda importante funzione di Immuni è poi la presenza del diario clinico. Una sezione che contiene e informazioni rilevanti del proprietario del cellulare: sesso, età, malattie pregresse, assunzione di farmaci. Diario che poi verrebbe costantemente aggiornato in presenza del Covid-19 con sintomi, stato di salute e terapie

Le regole privacy fissate dalla Ue - L'Europa aveva dettato le regole per l'app: anonimato e niente geolocalizzazione, sì a bluetooth e volontarietà. Criteri che vedono il plauso del Garante Privacy Antonello Soro. "Speriamo in una massiccia adesione volontaria dei cittadini - ha sottolineato Arcuri - speriamo possano sopportare e supportare il sistema di tracciamento dei contatti, che ci servirà a capitalizzare l'esperienza della fase precedente ed evitare che il contagio si possa replicare".

VEDERE QUANDO SI PUO' SCARICARLA L'APP QUI

 

 

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